L'orrore immutato del tempo
La recente lettura del libro "Nel guscio" di Ian McEwan mi ha spinto ad una rinnovata, e a tratti inedita, lettura di un altro romanzo dello stesso autore: Bambini nel tempo. Lo lessi in un'estate calda di quasi trent'anni fa, nel microscopico appartamento che mi vide di nuovo single dopo una separazione dolorosissima.
Il libro comincia con la discesa di un padre all'inferno. Il protagonista è un affermato autore di libri per ragazzi che si sveglia un sabato mattina d’inverno nella sua casa in un quartiere a sud di Londra e va al supermercato dall'altra parte della strada portando con sé la bambina di tre anni. E' un giorno come gli altri e la città è come sempre rabbuiata dalla nebbia in quelle ore prima che il giorno si riveli, prima che un sabato mattina diventi quel sabato mattina.
Editoria. Fondo pluralalismo importantissimo. Intervista all On. Lattazio
Nei giorni scorsi è arrivato sul tavolo del nuovo sottosegretario con delega all’Editoria, Giuseppe Moles, un appello affinché recepisca le indicazioni del Parlamento, già approvate all’unanimità dalla Commissione Cultura, per salvaguardare migliaia di posti di lavoro, centinaia di aziende e soprattutto il diritto dei cittadini a informarsi liberamente. Un tema che in questi giorni (vedi il caso dei vaccini) sta tornando prepotentemente di attualità.
Rebecca ama il suo lavoro che la fa sentire realizzata e le riempie la vita. Come una bella storia d'amore. I colleghi sono la sua famiglia, anche se non è sola al mondo, per lei l'armonia col proprio team è fondamentale. Si percepisce tutta la sensibilità che mette nel rapporto con le persone, persino coi clienti che le vogliono bene. Un legame particolare si instaura con Giuliano, il suo superiore e il suo mentore. Un uomo che lei ammira e che ha un peso decisivo nel suo sviluppo professionale e umano.
Da leggere tutte d'un fiato queste riflessioni sulla scrittura e sulla vita (che nonostante tutto resta un mistero) dello stupefacente Murakami Haruki tratte da una serie di conferenze mai tenute in pubblico (come era già successo con "L’arte di correre").
Quello che più conta, scrive Murakami, è vedere ciò che ci circonda e non esprimere un giudizi perché anche la cosa più semplice può diventare la più difficile da comprendere. Perché gli aspetti più importanti della vita sono spesso nascosti dalla loro semplicità e quotidianità. Perché è necessario andare oltre l’ovvio, togliere dalle cose la polvere della banalità e dell’oblio. Bisogna quindi intraprendere dei viaggi di scoperta e osservare tutte le persone, anche quelle che non ci piacciono.
L’Innominabile attuale. L’età dell’inconsistenza secondo Roberto Calasso
Scritto da Antonio CapitanoUn libro di Roberto Calasso merita sempre attenzione. Ma il suo lavoro “L’Innominabile attuale”, naturalmente Adelphi, è destinato a rimanere nella memoria dei buoni lettori per le sue “provocazioni” da lasciare, rigorosamente, sedimentare nel tempo della riflessione.
Le pagine sono frammenti “pittorici” (“colore” sprigionato dalla tavolozza) che sembrano usciti direttamente dall’immagine di copertina decisamente evocativa per la forza della scena.
Usando la fantasia è possibile immaginare nella rappresentazione del Tiepolo un cartiglio celato, non visibile e per questo senza nomenclature.
E, al pari del Mondo Nuovo, oggi tale opera pittorica comunica, forse, lo smarrimento che Calasso mette subito in primo piano come un’avvertenza farmaceutica
La sensazione più precisa e più acuta, per chi vive in questo momento, è di non sapere dove ogni giorno sta mettendo i piedi. Il terreno è friabile, le linee si sdoppiano, i tessuti si sfilacciano, le prospettive oscillano. Allora si avverte con maggiore evidenza che ci si trova nell'innominabile attuale.
Le tesi di Zygmunt Bauman sono un punto di riferimento del pensiero occidentale contemporaneo. Il Disagio della postmodernità, pubblicato da Laterza, fornisce una panoramica dei temi sul postmoderno, ne valuta le possibilità e i pericoli del pensieroe sviluppa idee su come una rinnovata lettura dei meccanismi che stanno alla base di questa trasformazione epocale, può rendere la società più consapevole dei problemi, delle sue insidie, dei suoi limiti e più creativa nel lavorare a soluzioni eticamente accettabili ed economicamente sostenibili.