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Un titolo strano, complicato, forse non proprio accattivante. L’originale era “L’assassino con la cravatta”, molto più diretto nel far cogliere al lettore almeno il genere che si sarebbe trovato ad affrontare. Una copertina che, al primo impatto, a me (ma non solo a me) ha fatto esclamare: “Che brutta!”>
Vale la pena di leggere l’ultimo romanzo di Marie-Aude Murail pubblicato in Italia? Certo. Per tre motivi e una sorpresa, che ci farà capire perché il titolo complicato e la copertina brutta siano, in realtà, azzeccatissimi, (ma i lettori della Murail lo dovranno scoprire da soli perché su questo non vi rivelerò nulla).
I nostri cuori chimici
Le recensioni che potrete trovare in rete su questo romanzo sono molte, interessanti e competenti. Quindi perché scriverne un’altra? Quella che segue non sarà una recensione, ma un’intervista di Livia A (che sta per “Livia Ancora Adolescente”) a Livia B (ossia “Livia Bacucca Bigotta”). Altro non serve sapere, se non che è il modo più vero per descrivere questo romanzo, dal mio punto di vista. O dovrei dire “dai miei”.
Se volete lasciarmi i recapiti di un buon analista nei commenti, fate pure.
La città dei libri sognanti
"Qui comincia la storia. Racconta come sono entrato in possesso del Libro sanguinoso e come ho incontrato l'unza. Non è una storia per tipi dalla pelle sensibile e dai nervi deboli: a chi si ritrovasse in queste condizioni suggerisco di rimettere il volume sullo scaffale e di svignarsela con la cosa tra le gambe nel reparto dei libri per fanciulli."
“Se ancora siete convinti che i libri siano innocui, ben presto vi ricrederete. Questa è la storia di un luogo in cui leggere è ancora un'avventura. Un luogo dove, a leggere, si rischia d'impazzire. Dove i libri possono ferire, avvelenare e perfino uccidere. Solo chi, pur di leggere, sia veramente disposto a correre simili rischi, solo chi sia pronto a giocarsi la pelle pur di conoscere la mia storia, mi segua e volti la pagina". L'ammonimento di Ildefonso de' Sventramitis la dice lunga su questo romanzo ambientato a Zamonia.>>
Il pianeta di Standish
Standish, è quattordicenne pieno di “anomalie”: ha un occhio azzurro e uno marrone, non ha ancora imparato a leggere e scrivere, vive con il nonno dopo la scomparsa dei genitori. Forze governative che gettano terrore e morte ovunque, persino a scuola tra i ragazzini, stanno preparando un evento epocale: uno sbarco sulla luna che stupirà e assoggetterà i paesi liberi di tutto il mondo alla potenza della Madrepatria.
Io Emanuela, agente della scorta di Paolo Borsellino
Estate, tempo di vacanze, di evasione, di leggerezza per molti. Tuttavia, purtroppo, la Storia ci insegna che il Male e le tragedie non conoscono riposo. Ecco perché ritengo più che mai importante segnalare un libro uscito da poco a cui spero molti ragazzi si dedicheranno prima di darsi, giustamente, a passatempi più frivoli. Una lettura adatta a ogni periodo dell’anno, ma forse ancor più consigliabile nel periodo che va dal 23 maggio al 19 luglio, anniversari che dal 1992 non possiamo più dimenticare.
Terra tra le mani
Possono le rivoluzioni epocali partire da qualcosa di piccolissimo? Pare proprio di sì.
Basta l’incontro tra una bimba e un seme tanto minuscolo da sembrare insignificante persino nella sua manina, a dare il via a uno dei più grandi cambiamenti nella storia dell’umanità.
Gesù, come un romanzo
La più grande storia di tutti i tempi, forse la più nota. Ha senso raccontarla ancora? Sì, se a farlo è Marie-Aude Murail, autrice che ha pubblicato più di cento opere tra racconti, testi teatrali, romanzi di generi diversi (avventura, poliziesco, fantastico…) sia per adulti che per ragazzi, ottenendo i più importanti premi internazionali. Con quest’opera la Murail vinse nel 1998 il Prix Jeunesse du Syndicat des libraires de littérature religieuse >>
Il mondo ai tuoi piedi
… Proprio così Toms! ha detto Emy.
«Ma ci pensate? Il destino dell’umanità in mano a tre oche truccatissime che miagolavano in coro Buongiooorno Chaaarlie come delle scolarette sceme.
Facciamo così: per riabilitare la figura delle investigatrici, noi non ci serviremo di effetti speciali, ma del nostro cervello!»
«Giusto!» abbiamo gridato in coro.
«Saremo una forza della natura! Coraggiose come leonesse, determinate come formiche, eleganti come delfini» ha detto Tess salendo sul letto e alzando un braccio verso l’alto...” [continua ]